L’incontro ha avuto il sapore di un ennesimo atto nella rappresentazione dell’incolparsi reciproco tra Amministrazione Comunale e Associazioni Borghi Autentici d’Italia, rappresentata ieri dal Segretario Generale Capelli, che nel portare la posizione del BAI ha più volte cercato di far leva sul bisogno degli operatori di essere pagati e sul discredito verso l’operato del Dirigente comunale competente.
Grande sintonia, invece, è emersa inaspettatamente con l’Assessore Patrizia Osti, che era presente in rappresentanza della Giunta per intervenire unicamente a conferma della volontà di addivenire ad un possibile accordo per comporre la controversia, del quale si intuisce già velatamente la direzione nell’intenzione di evitare l’incontro di ieri con un comunicato pacificatore congiunto tra Amministrazione e BAI, poi rientrata per le perplessità apposte, come dichiarato dalla Osti stessa, proprio dal Dirigente responsabile. 
Forti preoccupazioni, sorgono, quindi in ordine alle conseguenze di un eventuale accordo che esporrebbe il bilancio comunale ad un esborso di tutti o gran parte dei rimanenti 187mila euro senza la garanzia dell’accettazione di regolarità della rendicontazione da parte di AVEPA che, nell’ipotesi di contestazione, potrebbe negare al Comune di Adria la copertura del finanziamento approvato tanto da lasciare il debito totale di quasi 300mila euro solamente a carico del Comune. I cittadini adriesi, in questa ipotesi, si troverebbero infatti a dover sostenere con tasse e sacrifici, senza possibilità di addebitarne responsabilità e rimborso ai responsabili degli errori che AVEPA potrebbe individuare, un debito fuori bilancio per ulteriori 187mila euro.
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