Sul Centro Servizi Anziani, abbiamo sempre cercato di mantenere un
profilo basso sui quotidiani, per spirito di responsabilità; non
possiamo non esprimere solidarietà ai lavoratori e ai loro
rappresentanti per la mancanza di rispetto avvenuta nel togliere i
simboli di una parte fondamentale del centro, quella dei lavoratori. 
Abbiamo espresso subito domenica 23 i nostri dubbi sulla mancanza di una
figura in portineria dal punto di vista della sorveglianza e della
prevenzione rispetto alle misure antincendio. In queste settimane
inoltre è stato fatto un lavoro importante per capire lo stato
dell’organizzazione del lavoro all’interno della struttura e tramite pec
abbiamo chiesto alla dirigente Caporella di avere dalla struttura
l’organizzazione dei turni di lavoro per assicurare quella funzione di
controllo fondamentale che il nostro sindaco finge di dimenticare tra i
suoi compiti, e per verificare che siano stati rispettati gli standard
minimi previsti dalla Regione Veneto per l’accreditamento. 
Il 1 Aprile
insieme ai rappresentanti sindacali, alla luce della sfiducia politica
deliberata dal consiglio comunale di Adria e dei problemi sollevati da
lavoratori e parte di familiari, abbiamo condiviso tutti insieme che la
soluzione all’attuale situazione deve essere trovata dalla politica
locale. Chiediamo cosa abbia fatto ad oggi il sindaco per rispettare la
delibera del consiglio comunale e la parola presa con i sindacati. 
Fatichiamo a capire la posizione del consigliere Cantarutti in consiglio
comunale. Continuerà a far parte del gruppo indipendenza
veneto-fratelli d’italia nonostante questi ultimi non abbiano chiesto ad
oggi le dimissioni della propria consigliere Beltrame all’interno del
cda? Si può mantenere una posizione di lotta e di governo, o forse
bisognerebbe scegliere per il bene comune?
Impegno per il Bene Comune e SiAmo Adria