Il dialogo di reciproca collaborazione intrapreso negli ultimi mesi tra l’amministrazione comunale con le tre società sportive (l’Usd ‘Adriese 1906’, il Bocar juniors e l’ASD ‘San Vigilio Adria 1964’), ha permesso ai tecnici di formulare un bando pubblico che assicurasse un buon servizio alle famiglie del territorio , dando la possibilità ai vertici delle società calcistiche di creare nuove sinergie, con l’obiettivo di migliorare strutturalmente il patrimonio comunale e la gestione della fruizione al impianto sportivo a favore dell’intera collettività. Non solo tutelando la San Vigilio, che poteva sfruttare i punti della sua storicità associativa per contribuire ad ottenere l’affidamento dell’impianto sportivo, ma facendo in modo che la stessa, potesse e possa da sola, continuare la propria attività di vivaio nella struttura sportiva, sfruttando la clausola di “svolgere due allenamenti di un’ora alla settimana, per due squadre di bambini dai 5 ai 7 anni e ogni squadra non potrà essere composta da più di 15 bambini” .


La possibilità di nuovi raggruppamenti collaborativi tra associazioni, prevista dal bando avrebbe permesso alle società di aumentare la possibilità per ottenere l’affidamento del Bressan. Un aspetto che sembrava essere una proposta attivabile, dal momento che esiste la tracciabilità di un sopralluogo all’impianto sportivo, con tanto di report (previsto dal bando pubblico) e per il fatto che nell’anno sportivo in corso, una delle squadre aveva fatto transitare i propri tesserati in altra società.

E’ chiaro che nel corso delle ultime settimane i vertici delle varie associazioni hanno fatto le opportune valutazioni con le relative scelte. Decisioni che hanno portato solo una società a proporsi per la gestione dell’impianto sportivo. Ad oggi, il Bressan verrà gestito dal Bocar Juniors per i prossimi 9 anni, con possibilità di rinnovo per altri successivi 9 anni