Dopo D’Angelo….
Sindaci…..
Curia….
tocca a noi smentire l’Amministrazione, attendendo di sapere se la comunicazione sull’arrivo dei richiedenti asilo pervenuta all’Ulss 3 giorni prima del trasferimento a Cavanella sia giunta anche al nostro Sindaco.
 
La proposta fatta sui quotidiani e fatta personalmente a Cavanella davanti ai cittadini del paese e alla giunta era corretta, nonostante il tentativo di disinformazione fatto dall’Assessore Furlanetto e dal Vicesindaco Simoni.
La proposta in questione è che si può aderire allo Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati  e chiedere al prefetto di spostare nel tempo i rifugiati da Cavanella ai posti individuati dall’Amministrazione, assicurando di coprire il numero previsto in base al 3 per mille del numero dei cittadini residenti nel Comune. 
Ci risulta che sia arrivata ai Comuni aderenti allo SPRAR  una circolare del Ministero degli Interni che da proprio queste indicazioni ai Prefetti, in vista di una organizzazione dei territori diversa da quella del passato, che eviti concentrazioni eccessive in alcuni territori. 
Invitiamo dunque l’Amministrazione Adriese a verificare questa nostra segnalazione e a valutare insieme alla minoranza in Consiglio Comunale la strada migliore da intraprendere insieme per il bene della Comunità Adriese. 
Invitiamo il Sindaco a caldeggiare questa possibilità ai colleghi già alla riunione indetta dal Presidente della Provincia Trombini prevista per lunedì prossimo. 
Questo percorso ci permetterà di evitare ghetti, togliere la gestione dei richiedenti asilo ai privati e fare progetti di inclusione con le associazioni del territorio lavorando sullo scambio umano e culturale in primis e verificando la possibilità di attivare percorsi di volontariato per i richiedenti asilo che arricchiscano i nostri paesi senza togliere possibilità ai lavori socialmente utili. 
Chiediamo anche di valutare insieme la seguente proposta da portare all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che se ne faccia portavoce nei confronti del Governo: chiedere che ai Comuni aderenti al progetto di accoglienza sia permesso di sforare il patto di stabilità per affrontare la piaga dell’emergenza abitativa che si fa sempre più assillante e che riguarda sempre più cittadini residenti.
Omar Barbierato