Leggiamo con stupore le parole del sindaco Barbujani, riportate nell’articolo odierno in merito alla nostra interrogazione sul caso della targa dedicata a Tina Anselmi e più in generale sulla rimozione di simboli civili e di impegno civile in città.

Ci teniamo a precisare una cosa semplice, ma che evidentemente è sfuggita: Impegno per il Bene Comune è una forza politica di opposizione. E come tale ha il dovere – oltre che il diritto – di esercitare una funzione di controllo, verifica e stimolo nei confronti dell’amministrazione comunale.

Se il sindaco definisce le nostre domande e osservazioni “polemiche inutili e stupide”, è un problema suo. In democrazia si ascoltano anche le voci critiche. Se non si tollera il confronto e il dissenso, significa che si ha un’idea sbagliata del proprio ruolo.

Non abbiamo mai messo in discussione l’esistenza fisica della targa a Tina Anselmi. Abbiamo invece evidenziato come i simboli dedicati a figure come Giulio Regeni, Gino Strada e Tina Anselmi stiano progressivamente scomparendo dalla città o siano stati silenziosamente rimossi, spostati, oscurati.

Se segnaliamo questi fatti è perché riteniamo importante difendere la memoria, i diritti, l’impegno civile, e non certo per “fare polemica”.

Rivendichiamo il nostro ruolo di opposizione attenta e presente, che fa le domande giuste quando serve, anche se danno fastidio a chi governa. Questo si chiama democrazia.