Con riferimento all’articolo apparso su La Voce di Rovigo dal titolo “Barbierato verso il Municipio” il Comitato Impegno per il Bene Comune stigmatizza le numerose e rilevanti inesattezze in cui l’estensore del testo è incorso finendo per proporre informazioni imprecise e fuorvianti, chiedendo pertanto a codesta redazione la pubblicazione integrale del  comunicato allegato.
La proposta di introdurre anche nella regione del Veneto una normativa che, sull’esempio della Regione Toscana ponga limiti all’estensione della superficie comunale sulla quale sia autorizzabile l’utilizzo dei fanghi da depurazione è stata presentata il 16 giugno scorso da Impegno per il Bene Comune ai consiglieri che rappresentano il Polesine nel consesso Regionale del Veneto e che, a quella data, erano Graziano Azzalin e Stefano Falconi.
La lista degli eletti comunicata venerdì dalla Corte d’Appello ha visto succedersi a Falconi la signora Patrizia Bertelle, alla quale è già stata anticipata in via informale la lettera di proposta e che, subito dopo la sua proclamazione, riceverà per le consuete vie istituzionali.
Non vi è nessun superamento né della norma argomento della mozione di Impegno per il Bene Comune, riconfermata anche presso la nuova consigliera regionale, né nelle modalità di proposta che vedono l’attenzione sullo spandimento dei fanghi in quanto già oggetto di riconoscimento da parte della Regione Toscana e di conferma della Corte Costituzionale. 
L’ampia spiegazione di Stefano Sagredin, che l’articolo riporta in calce, si riferisce, infatti, ad una successiva possibile integrazione che riguarderà lo studio su altre sostanze attualmente utilizzate come fertilizzanti in agricoltura ma che potrebbero essere considerati non compatibili con la tutela degli ecosistemi della biosfera del Delta del Po. 
Su questa tematica, anzi, si è aperta proprio in occasione della conferenza stampa di presentazione della iniziativa in argomento, una fattiva collaborazione con Stefano Sagredin, Presidente del Comitato Ca’ Emo Nostra e geologo.
Il lavoro del Comitato Impegno per il Bene Comune, infatti, non si concentra su percorsi politici ma su progetti e programmi concreti a tutela e promozione della città di Adria e delle sue frazioni e solo la validità dei progetti e delle proposte realizzati e presentati nei prossimi mesi potrà far scaturire in futuro la volontà di raccogliere la richiesta dei cittadini e delle loro associazioni per sottoporli alla scelta degli elettori alle consultazioni amministrative.
Comitato Impegno per il Bene Comune