Il consigliere regionale Patrizia Bartelle ci ha incontrati ieri sera insieme al Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca”, al Comitato per l’art.32 sanità e sociale, al Comitato per la salute del Delta in relazione all’appello sulla privatizzazione delle Ipab prima dell’approvazione della legge regionale che regolamenterà la loro trasformazione in aziende pubbliche o soggetti di diritto privato (o in loro raggruppamenti) e che avevamo consegnato alle autorità interessate per la sospensione delle eventuali ipotesi in corso.
Che è ciò che il Comune di Badia Polesine sta portando avanti per la trasformazione dell’Ipab Casa del Sorriso in Fondazione di natura privata, affrettandone l’iter tanto da discutere in tempi di ferie (domani 5 agosto è stato convocato un consiglio comunale in cui è prevista la discussione).
Il Consigliere Patrizia Bartelle ha condiviso la necessità di sospendere tutti gli iter avviati e non terminati prima dell’approvazione nuova legge proprio per permettere alle Ipab di valutare e decidere la trasformazione tenendo conto anche delle altre due opportunità (APASP- Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona e raggruppamenti di APSP o soggetti di diritto privato) che la normativa attuale non prevede.
La sospensione auspicata sarà inoltre oggetto di una mozione e di una interrogazione regionale.
Piena solidarietà ed appoggio di Patrizia Bartelle, inoltre, anche alla richiesta di confronto e discussione dei cittadini di Badia Polesine, dei lavoratori della struttura, di noi Comitati interessati, dei sindacati,  degli utenti e delle famiglie che saranno presenti domani 5 agosto presso il Consiglio comunale badiense per ribadire il proprio “no” ad una trasformazione portata avanti con l’attuale modalità.
In occasione dell’incontro di ieri sera, inoltre, abbiamo consegnato a Patrizia Bartelle, che aveva dimostrato fin da subito interesse e attenzione per l’argomento, la proposta di ben 15 emendamenti migliorativi del testo del Disegno di legge regionale n.25 recante “Disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per l a disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona” in discussione in regione e tesi a rendere la norma ancor più garante dei diritti dei cittadini.