La Casa di Riposo deve rimanere un ente di natura pubblica, che il quadro normativo regionale inquadra come Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.
Lunedì 18 aprile è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno  con il quale il Consiglio Comunale di Adria ha impegnato il Sindaco ad inviare, entro una settimana, l’esito della piena condivisione della petizione presentata da Impegno per il Bene Comune e sostenuto da oltre 400 cittadini, al Consiglio di Amministrazione del Centro Servizi Anziani, alla Regione, all’Ulss e alla Conferenza dei Sindaci.
Il testo della petizione che il Consiglio ha fatto proprio, infatti, chiedeva  al Sindaco e Al Consiglio Comunale di Adria di adoperarsi in tutti i modi consentiti dalla legge vigente e dalle norme di futura approvazione affinché la casa di riposo (Ipab Centro Servizi Anziani) di Adria rimanga un soggetto giuridico di natura pubblica.
I cittadini sostenitori hanno sottoscritto la petizione che riportava la loro preoccupazione per la riorganizzazione sanitaria proposta con Azienda Zero e fusione delle Ulss che allontana dal territorio adriese il controllo e le decisioni sui servizi socio sanitari e che nel lungo periodo potrebbe mettere a rischio l’offerta locale dei servizi stessi. 
Alto era anche l’allarme sulla possibilità  che il progetto il progetto di legge regionale sulla trasformazione delle IPAB legittimasse e facilitasse le scelte di privatizzazione della Casa di Riposo, da sempre presidio di servizi importanti nel territorio e che questa eventualità privasse la comunità di Adria del patrimonio pubblico lasciatole dalla concittadina Laura Renovati nel 1847 per la realizzazione, appunto, di un’opera pia a favore degli anziani del luogo.
Non solo allarme e preoccupazione, inoltre, ma i cittadini hanno espresso anche la propria intenzione a non perdere le opportunità di trasformare la Casa di Riposo in APSP, che, ampliandosi in competenze e gestioni, potrebbe diventare un grande Centro di Servizi in grado di dare risposte a 360 gradi sull’offerta socio sanitaria e di trattenere sul territorio decisioni, prestazioni e occupazione.
Legittimati dalla scelta unanime del Consiglio Comunale e della maggioranza, della quale è espressione il Consiglio di Amministrazione del Centro Servizi Anziani, ora Impegno per il Bene Comune dà seguito a quest’ultima richiesta dei cittadini sottoscrittori, chiedendo formalmente allo stesso CdA di deliberare, in ossequio alle indicazioni ricevute dall’Amministrazione Comunale, la volontà di trasformarsi in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona anche senza aspettare la nuova legge che ne obbligherà il momento della scelta e ad inoltrare la relativa richiesta alla Regione Veneto per godere delle riduzioni dell’IRAP già applicabili dal 2008.
Omar Barbierato