Dopo la riunione delle minoranze sulla
situazione del C.S.A., Pd, M5s, IBC-SiamoAdria assicurano la loro
partecipazione in segno di solidarietà alla manifestazione del 1 Aprile e
fanno alcune proposte e rilievi.

1) Chiediamo di indire in tempi
brevi e certi le elezioni dell’organo di rappresentanza dei familiari
degli ospiti che da regolamento è decaduto nel Luglio 2016. E’
gravissima tale mancanza alla luce del fatto che è l’unico organo di
controllo all’interno della struttura.


2) Ci risulta che
l’organizzazione del lavoro prevedesse per i lavoratori avvisi di
turnistica settimanali, e probabilmente questo rappresenta una delle
cause delle sostituzioni chieste dai lavoratori, visto che le visite
mediche o impegni familiari hanno esigenze e tempi non settimanali.
Comunque le sostituzioni non hanno costi per la struttura, a meno che
non si sia già decisa un’organizzazione lavorativa divera da quella
attuale, cioè che preveda dei turni mensili. Inoltre saremmo curiosi di
sapere quanti cambi turni hanno chiesto i lavoratori a fronte di impegni
privati e quanti ne ha chiesti la struttura per sopperire ai normali
problemi che si affrontano con malattie e altri inconvenienti in questi anni.

3)
Si
fa riferimento all’amministrazione del precedente direttore come ad una
gestione da “vacche grasse” o di manica larga: ma se i bilanci sono in
ordine vuol dire che non si sono spesi euro in più nella gestione del
personale, forse altrettanto non si può dire dei soldi spesi nelle
progettazioni fatte per progetti che non hanno visto realizzazione, ed è
una delle motivazioni per cui noi abbiamo chiesto la sfiducia del cda.

4) Quando si parla di organizzaione del lavoro ci aspettiamo che non si parli solo di razionalizzazione ma di organizzazione: modernizzare piani assistenza informatizzare consegne cartelle cliniche schede terapie ecc ecc

5)
L’ultima tornata dell’influenza ha colpito gravemente operatori ed
ospiti, causando gravi disagi: sono stati mantenuti gli standard di
assistenza tramite le opportune sostituzioni?

6) invitiamo tutti i
Consiglieri Comunali che condividano la nostra battaglia ad unirsi per
chiedere un incontro in Regione in tempi brevi al fine di portare le ragioni
della sfiducia votata in Consiglio Comunale.
7)
Si potrebbe risolvere la sfiducia se il Sindaco e la Maggioranza
convincessero i singoli Consiglieri del Consiglio d’Amministrazione a
dimettersi. Se inoltre il Sindaco dovesse ritenere di salvare le
consigliere Beltrame e Lisi rispetto alle scelte del passato, potrebbe
chiedere loro comunque di dimettersi dando la sua parola d’onore nel
rinominarle nel nuovo cda.

IBC – SIAMO ADRIA – PD- M5S